MILANO RICORDA CARLO CARRA’
- Autore: Casalodi
- Pubblicato il: 20 Aprile 2016
MILANO RICORDA CARLO CARRÁ
I Realisti Terminali, avanguardie in atto, a cinquant’anni dalla scomparsa del grande maestro dell’avanguardia storica futurista Carlo Carrà (1881-1966) lo ricordano come poeta, cioè da un punto di vista al grande pubblico, completamente sconosciuto. Non sorprende dunque la sua lunga amicizia, con Giuseppe Ungaretti, Amaro gentiluomo, così Ungaretti definiva l’amico Carrà, in una delle tante lettere che intercorsero tra i due, durante un cinquantennio di amicizia. Ma ciò che potrebbe sorprendere, del contenuto di alcune tra queste missive, è l’attesa che da Ungaretti trapela per un giudizio dell’amico pittore, verso la propria poesia. Forse non così strano se pensiamo a Carrà, anche, come a un poeta.
Sera
Fantasmi che passeggiano
all’ombra, sotto gli alberi.
Fantasmi che toccano le cose
Con gesto dolce di benedizione.
(Nosocomio di guerra, aprile 1917)
Interventi di:
Luca Carrà, Giuseppe Langella, Guido Oldani, Massimo Silvotti
Letture di Roberto Carusi e Roberta Turconi
interventi musicali di Paolo Provasi e I Poeticanti
martedì 19 aprile 2016 alle ore 18,30
Casa Lodi – via Cappellari 3 – Milano
In collaborazione con il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza
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